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La pandemia ferma la “Fète de lu cajùnne” di Faeto, un miniprogramma per la sagra

Il tradizionale appuntamento con la ‘Fète de lu cajùnne – la Sagra del Maiale – di Faeto quest’anno non si è potuto svolgere a causa della pandemia legata al covid-19, e per arginare e contrastare il rischio di diffusione l’appuntamento in programma ogni prima domenica di febbraio è stato rimandato. E quello in programma quest’anno era un appuntamento importante, perché si sarebbe organizzata la  40^ edizione della Sagra che ogni anno richiama migliaia di visitatori nel caratteristico borgo dei Monti Dauni, di provenienza francoprovenzale, con l’obiettivo di valorizzare l’importanza che ha per il territorio la figura per eccellenza, ‘lu cajunnè’, simbolo di abbondanza per le rinomate specialità gastronomiche.

La Sagra, infatti, prevede diversi momenti importanti: la tradizionale depilazione del maiale nero a cura degli esperti dell’allevamento locale; la degustazione in piazza dei piatti tipici di tradizione faetana, tra cui il ‘soffritto’, antica pietanza locale a base di carne di maiale, peperoni, patate, uniti al pane unto, accompagnati da un buon piatto di fagioli di Faeto preparati insieme alla cotenna del maiale. Per tenere comunque viva l’attenzione sulla ‘Fète de lu cajùnne sulla sua pagina facebook Aldo Genovese ha raccontato con dei video il senso della sagra, ripercorrendo anche con l’aiuto del parroco don Antonio Valentino le 39 edizioni fin qui organizzate, e mettendo in piedi un miniprogramma simbolico che il 7 febbraio ha previsto: la Visita Virtuale al Museo Parrocchiale; la Santa Messa in diretta dalla chiesa “SS. Salvatore”; la visita ai prodotti del maiale con Vincenzo Girardi; soffritto e degustazione virtuale con Maria Chiara; visita al Salone Parrocchiale, con la presentazione dei manifesti delle passate edizioni della sagra.

Nel video realizzato da Saporidisaperi, invece, il sindaco di Faeto Michele Pavia ha evidenziato: «Faeto non si può arrender, perché ha tutte le caratteristiche per portare avanti questi eventi in altri periodi dell’anno. Anche se siamo un comune covid-free le regole ci impongono odi evitare questo tipo di manifestazioni, per cui stiamo pensando ad un’organizzazione diversa per la sagra del prosciutto che si svolgerà nel mese di agosto, Ma contiamo di recuperare anche quella del maiale che quest’anno doveva spegnere le candeline dei 40 anni. Lo faremo in modo diverso nei prossimi mesi».

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