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Giornata Mondiale dei Legumi, fagiolo dei Monti Dauni e lenticchia di Faeto al top

I consumi di legumi sono aumentati del 15% con valori che vanno dal +12% per i ceci al +28% per i fagioli che si classificano come i più amati dai consumatori nell’anno del Covid, con la Puglia che è patria dei legumi con una produzione annua di 260mila quintali per un valore di oltre 130 milioni di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile). E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale dei legumi istituita dall’Organizzazione delle Nazione Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) che si tiene il 10 febbraio, come un’opportunità per aumentare la consapevolezza dei benefici dei legumi per la salute e per contribuire a sistemi alimentari sostenibili. I legumi più diffusi sono fagioli, piselli, lenticchie, ceci e fave oltre alle cicerchie, ma la Puglia può contare anche su molte produzioni tipiche di qualità riconosciute dall’Unione Europea come la lenticchia di Altamura IGP e riconosciute tradizionali dal MIPAAF come le fave di Carpino e fave e piselli di Zollino, i piselli ricci di Sannicola, i piselli secchi di Vitigliano, il cece nero di Nardò, il fagiolo dei Monti Dauni meridionali e la lenticchia di Faeto.

«Il fagiolo dei Monti Dauni – ricorda il Gal Meridaunia – è un prodotto biologico legato alla cultura di questo territorio e viene prevalentemente coltivato sulle alture di Faeto, Panni Anzano, Monteleone di Puglia ed Orsara di Puglia. E’ un fagiolo dalla forma tondeggiante e dal colore avorio. Ha un sapore molto gradevole ed una buccia morbida e sottile grazie al terreno privo di calcare». «A far crescere la domanda di legumi – sottolinea la Coldiretti – è stata la svolta green nelle scelte di acquisto dei consumatori con la tendenza a mettere nel carrello cibi più salutari, ma anche i lockdown che inducono a fare scorte di prodotti alimentari a lunga conservazione e la necessità di contenere i costi domestici con prodotti convenienti di alta qualità nutrizionale. Ad aumentare – precisa la Coldiretti regionale – sono anche i prodotti trasformati a base di farina di legumi come biscotti, cracker, sostituti del pane e le modaiole alternative di pasta a base di farina di legumi, ceci, lenticchie e piselli».

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